Uno potrebbe pensare di soffrire, ma in realtà pensi solo di soffrire. Come fanno le persone a sapere veramente cosa provano? Gilbert usa un esempio chiamato “happyometer”. Definendolo come "uno strumento perfettamente affidabile che consente a un osservatore di misurare con assoluta precisione le caratteristiche dell'esperienza soggettiva di un'altra persona in modo che la misurazione possa essere effettuata, registrata e confrontata con un'altra persona". Se le persone non sanno cosa provano, come viene misurata la felicità? Gilbert sostiene che “la scienza della felicità richiede che misuriamo la felicità”. Per misurarlo, bisogna conoscere i sentimenti che si provano e non limitarsi a pensare di sapere cosa sono