Earworm: la canzone che non ti lascerà la testaMi sono svegliato ed ero mortificato. Era la prima cosa nella mia mente quando ho aperto gli occhi e non potevo credere che questa stupida cosa fosse diventata involontaria come respirare. Ho provato un'altra canzone, ma sarebbe tornata senza che me ne rendessi conto. Andavo al lavoro a piedi e veniva con me, mi sedevo in classe e parlava più forte della voce del mio professore, facevo anche un pisolino e mi teneva sveglio. Avevo una canzone stupida in testa e non voleva andarsene. Cos'è che succede nel cervello che fa sì che questo fastidio continui per giorni? E perché rimane nella testa anche quando ci fa impazzire al punto da voler urlare di dolore? Secondo una ricerca condotta dal professor James Kellaris presso l'Università di Cincinnati, (1) capita alla maggior parte, se non a tutti, di avere delle canzoni in testa. La sua teoria mostra che alcune canzoni creano una sorta di "prurito cognitivo" - l'equivalente mentale di un prurito alla schiena. Quindi, l’unico modo per “grattare” un prurito cognitivo è provare mentalmente la melodia responsabile. Il processo può iniziare involontariamente, poiché il cervello rileva un'incongruenza o qualcosa di "eccezionale" nello stimolo musicale. La conseguente ripetizione mentale può esacerbare il "prurito", tanto che la prova mentale diventa in gran parte involontaria e l'individuo si sente intrappolato in un ciclo dal quale sembra incapace di uscire. Ma perché accade questo? A quanto pare, la ripetizione, la semplicità musicale e l'incongruenza sono in parte responsabili del fastidio. (2) Una frase, un motivo o una sequenza ripetuta potrebbe suggerire l'atto stesso della ripetizione, in modo tale che il cervello riecheggia automaticamente lo schema mentre l'informazione musicale viene elaborata. Tuttavia, le canzoni più semplici sembrano avere maggiori probabilità di farti prudere il cervello, - come la melodia "Ti amo, tu mi ami" di Barnny - ma allo stesso tempo una canzone che fa qualcosa di inaspettato può far sì che il cervello si attacchi a causa di qualsiasi processo cognitivo inconscio. l'incidente è avvenuto proprio in quel momento. Questi tratti di semplicità, ripetizione e composizione circolare1 sono potenti perché non ricordiamo le canzoni come un'immagine completa, come un quadro, ma come sequenze temporali che si dispiegano nel nostro cervello. (3) In altre parole, non "vediamo" un'intera canzone nella nostra testa; invece, un'immagine (o una riga di una canzone) attiva quella successiva.
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