Benjamin Okner ha esaminato i dati su 20 stadi di baseball e/o football di proprietà pubblica per le stagioni 1970-71. Ha scoperto che quando circa tre quarti dei costi degli stadi legati al debito vengono ignorati, la maggior parte degli stadi guadagna entrate sufficienti affinché la città possa coprire i costi variabili e i costi fissi non legati al debito. Ma quando ha incluso gli interessi e il principio di ammortamento, i ricavi dello stadio coprono solo il 70% dei costi dello stadio. Okner aggiunge che gli stadi di proprietà pubblica non riscuotono tasse sulla proprietà, quindi quando ha incluso la sua stima di tali tasse, ha scoperto che lo stadio medio copre solo il 60% dei costi totali (Baade & Dye, 1988, p. 265-6). . I beneficiari dello sviluppo dello stadio sono i proprietari del franchising e gli sviluppatori dello stadio. Quelli sfollati dalle loro case sono i perdenti. Sto studiando i benefici degli stadi sportivi nelle città che li ospitano, perché voglio scoprire se le persone utilizzano i sussidi per gli stadi nel miglior modo possibile per aiutare i miei lettori a capire se quei soldi sono meglio usati altrove. Un'analisi degli sviluppi degli stadi richiede un esame dei dati passati degli stadi, della creazione di posti di lavoro nel settore edile e di studi che utilizzano dati recenti. Revisione della letteratura Nel 1988, Robert A. Baade e Richard F. Dye hanno studiato se il governo locale dovesse sovvenzionare la costruzione e le operazioni di stadi sportivi. All’epoca, i politici si rivolgevano allo sport per rivitalizzare la salute precaria delle loro città, e sostenevano che lo sport fosse un modo semplice per mostrare prosperità economica. Secondo loro (1988, p. 265), dal 1953, 67 dei 94 stadi professionistici di baseball, football, hockey e basket sono di proprietà pubblica. Più recente è la costruzione, maggiore è la possibilità che sia sotto pub... mezzo di carta... economia che altrimenti avrebbero speso altrove (2005, p. 188). Casi di studio che si concentrano su una o poche città sono in grado di tenere conto del contesto in cui le persone costruiscono impianti sportivi. Questo focus è importante perché il contesto lega la capacità di una struttura di influenzare la sua economia locale. Quando i risultati di varie analisi empiriche si fondono in conclusioni generali, i singoli risultati compromettono le sfumature. L’interpretazione ampia della ricerca economica indipendente sugli stadi sportivi è che l’evidenza empirica non può supportare una relazione positiva tra tali strutture e lo sviluppo economico. Lo studio di Santo (2005, p. 190) ha riportato nuove prove ottenute confrontando il lavoro di Baade e Dye con i dati attuali, il che mette in discussione tale conclusione. I risultati di Santo, insieme ad uno sguardo più attento alle analisi precedenti, mostrano che il contesto è importante.
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