Topic > Tecnologia: mi rende stupido - 1285

Sono cresciuto nella generazione dei “tecnici”, e la tecnologia ha avuto un impatto importante nella mia vita. Non ho dovuto seguire lezioni di informatica per informarmi su come utilizzare un computer, non ho dovuto avere spiegazioni su come scrivere messaggi di testo e non ho avuto bisogno di aiuto per navigare in MySpace. Lo sapevo e basta. Non è che io sia un super-genio (e di gran lunga non è così) è solo l'era in cui sono nato e cresciuto. E, spesso, vorrei essere nato in un periodo di tempo diverso, lontano da tutta questa tecnologia che mi fa sentire come se, secondo dopo secondo, stessi perdendo sempre meno cellule cerebrali tanto necessarie. Posso onestamente dire che credo di essere tutt'altro che stupido, anche se, d'altra parte, credo che se non fosse stato per la tecnologia, i miei voti in scrittura e in matematica non sarebbero così alti. Queste sono due delle mie materie preferite e anche due dei miei voti più alti. Entrambe queste lezioni, tuttavia, richiedono l'aiuto della tecnologia per aiutarmi un po'. La mia calcolatrice fa molto di più delle altre calcolatrici. No, non è una calcolatrice grafica, ma non me ne frega niente. Con le radici quadrate, se la risposta non è un quadrato perfetto, semplificherà la risposta nella forma più semplice, con le frazioni, le semplifica in frazioni ridotte e con pi greco, semplifica tutte le risposte dove non è necessario alcun decimale, solo un numero e il buon vecchio pi. Anche se, se per caso avessi bisogno delle mie risposte in formato decimale, anche la mia calcolatrice può farlo, con la semplice pressione di un pulsante. Potrei fare tutte queste operazioni da solo, ma è molto più semplice e richiede meno tempo lasciare che sia la calcolatrice a fare parte del lavoro per me. Come affermato in precedenza, la tecnologia mi ha aiutato con la scrittura, insieme alla matematica. Digitare in Microsoft Word è come se il mio angelo custode dell'ortografia... fosse al centro della carta... come dice nel suo articolo The Social Man: Vorresti eliminare questo amico?, mi sento come se "qualcuno bene" versione intenzionale di un pervertito con un paio di occhiali per la visione notturna, nascosto nell'albero del suo vicino. Eppure, d'altro canto, non mi interessa quello che mostrano quelle piccole immagini o dicono quei falsi "Su di me". Forse sono un po' ipocrita, ma è proprio il modo in cui io, Heather Whaley, non mi sento per questo. "La vita con Opus." Il Tennessean: 25 febbraio 2007Green Day. “Idiota americano”. Idiota americana. Reprise/WEA, 2004.Levin, Todd. "L'uomo sociale: vorresti eliminare questo amico?" GQ marzo 2009: 162-164. Nelson, Jim. "Lettera dall'editore: sei incredibilmente popolare (cercalo su Google)." GQ aprile 2009: 50.Stites, Theodora. “Qualcuno che vegli su di me (su una mappa di Google).” New York Times 9 luglio 2006. ww.newyorktimes.com.