Locke è un sostenitore del fatto che l'identità è una cosa psicologica piuttosto che fisica. D'altra parte Cartesio ritiene che l'identità sia suddivisa in due diverse categorie che sono corpo e anima. Sono gli stessi nel caso in cui Descartes crede che il pensiero si trovi nell'anima che è legato a Lockes che associa l'identità a uno stato mentale pensante. Sono diversi nell'aspetto in cui Cartesio ritiene che l'identità sia anche fisica invece che solo psicologica. Dissacra crede che il corpo e l'anima abbiano bisogno l'uno dell'altro come un "Pilota nella sua nave" (Hallman 50). Spiega come l'anima è “Unita al corpo” (Hallman 48) nella ghiandola pineale. La sua conclusione è che l'anima usa il corpo finché il corpo non muore e l'anima va avanti. Per sostenere la teoria di Locke della continuità strettamente psicologica, spiega che anche se un mignolo viene tagliato non significa che l'identità e la coscienza della persona lo accompagnino. Infine sostiene la sua teoria dicendo che col passare del tempo "Perdiamo di vista il nostro sé passato" (Hallman 14), il che sostiene che l'identità è uno stato mentale. Credo che Locke dimostri un argomento migliore. Mi sento così perché Cartesio ritiene che uno spirito invii segnali a una ghiandola nel cervello di una persona che determina ciò che fa. Penso che Locke dimostri bene il suo punto, cioè che la mente cambia continuamente e l'identità è costituita da un mentale psicologico
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