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Mio padre etero Penso che per la maggior parte dei figli gay sia difficile (se non impossibile) parlare con i nostri padri delle nostre vite. Rendiamo il nostro mondo stranamente ironico quando non diciamo alle persone che amiamo come percepiamo il nostro mondo. I regni della politica, della religione e del sesso sono domini di potere, mito e intimità imbarazzante: mondi difficili da condividere con i nostri padri (etero) che hanno vissuto vite molto diverse rispetto ai loro figli gay. Ricordo quando arrivai con i miei genitori in quel posto in cui potevo condividere con loro più della mia vita che solo il tempo. È stata una vera svolta. Rido ancora durante una conversazione straordinaria in cui chiedevano a me e al mio partner i meccanismi del sesso gay. Non era per interesse lascivo da parte loro, semplicemente non riuscivano a comprendere il sesso tra due ragazzi. Vi lascio immaginare come è andata a finire, per niente come la conversazione telefonica in Jeffrey, grazie al cielo (mi avrebbe fatto arricciare i capelli). Mio padre ed io abbiamo avuto molte conversazioni coinvolgenti sulla religione. Era un cristiano devoto che viveva la sua fede, e io sono uno scettico incapace di credere. Ma da qualche parte nel mezzo delle nostre diverse vite spirituali abbiamo trovato un luogo sacro in cui parlare, e quella conversazione è durata nell’ultimo decennio della sua vita. E sì, papà era repubblicano, ma mi ha ascoltato e ha detto al suo senatore americano che i militari non dovrebbero discriminare i membri del servizio gay. Mio padre ha avuto una profonda influenza sulle parti davvero GRANDI della mia vita, e sono comunque finito in una galassia diversa. So anche, perché abbiamo parlato tra loro, che anch'io ho avuto una profonda influenza sulla sua vita. Entrambi siamo cresciuti grazie alle differenze tra noi. Non credo che abbia mai capito lo "stile di vita gay", ma ha capito che suo figlio è gay.