Ha sperimentato indirettamente la dipendenza attraverso più membri della famiglia, acquisendo quindi la capacità di prendersi cura dei tossicodipendenti nella sua città natale. Adela sente di avere la responsabilità di prendersi cura di coloro che hanno un disperato bisogno di cure, soprattutto perché nella zona non esiste più un centro di cura. L’addetto alla disintossicazione locale compie uno sforzo devoto per “respingere le forze socioculturali egemoniche” ridefinendo l’assistenza come una componente di comprensione, compassione e amore. Con questa trasformazione, gli eroinomani acquisiscono giurisdizione sui propri corpi e “una maggiore voce in capitolo sulla forma delle proprie soggettività (Kohrman 2016). Gli individui non sono più trattati come prigionieri dello Stato, ma come persone malate. Questo particolare resoconto significa speranza nella Valle Espanola, nonostante i vincoli prevalenti che mirano a criminalizzare una popolazione emarginata per i suoi problemi. Il professor Kohrman ribadisce nella sua conferenza che “le vittorie dell'egemonia non sono mai definitive”, il che è dovuto alla presenza di “una moltitudine di resistenze al dominio ideologico” (2016). I mezzi di cura di Adela resistono al potere dello sguardo clinico, pur investendo nella salute della popolazione locale. Sebbene la dipendenza da eroina nel New Mexico sia ancora un problema diffuso nella società odierna, sembra esserci un miglioramento nella qualità del trattamento quando si effettua la disintossicazione domiciliare.