Autorità statale e federale nel caso Screws v. Stati Uniti Fuori dal tribunale di Newton, in Georgia, nelle prime ore del 30 gennaio 1943, Robert "Bobby" Hall fu picchiato fino a perdere i sensi da M. Claude Screws, Frank Edward Jones e Jim Bob Kelley[1] mentre erano in custodia per il presunto furto di un pneumatico;[2] Screws, Jones e Kelley erano, rispettivamente, lo sceriffo della contea di Baker, il poliziotto notturno e un civile incaricato specificatamente dell'arresto.[3] Senza mai riprendere conoscenza, Hall morì a causa della frattura del cranio poco dopo il suo arrivo all'ospedale di Albany quella mattina.[4] La NAACP e l'FBI indagarono sulla morte di Hall nei mesi successivi e furono intentate accuse federali contro Screws, Jones e Kelley per violazione della Sezione 20 del Codice penale federale, che stabilisce che nessuno può "sotto il colore di qualsiasi legge... volontariamente" privare una persona che gode di "qualsiasi diritto, privilegio o immunità garantiti o protetti dalla Costituzione e dalle leggi degli Stati Uniti". che avevano violato una legge statale piuttosto che federale e, di conseguenza, non potevano essere ritenuti responsabili ai sensi della Sezione 20. La preoccupazione centrale della Corte Suprema nel caso Screws et al. v. Stati Uniti doveva interpretare l'intento e l'ampiezza della Sezione 20 al fine di giudicarne la costituzionalità; così facendo, la Corte ha faticato a raggiungere un consenso riguardo alla definizione di azione statale e alla natura indefinita dei diritti tutelati dallo statuto. Tale consenso si è rivelato difficile, in effetti, poiché il caso è stato deciso in modo restrittivo e ha diviso la Corte lungo profonde linee costituzionali; mentre la maggioranza della Corte ha sostenuto l'inversione della parte inferiore... metà del foglio...[41] Viti et al. contro Stati Uniti, 325 US 91, 151-152 (1945).[42] Ibid., 143.[43] Ibid., 111.[44] Ibid., 145-146.[45] Ibid., 149.[46] Memorandum del giudice Jackson, 2 febbraio 1945, Jackson Papers, 5.[47] Si veda il dissenso del giudice Murphy, in cui insiste sul fatto che “è inutile speculare su altre situazioni che potrebbero coinvolgere il § 20 che non sono ora davanti a noi”. Viti et al. contro Stati Uniti, 325 US 91, 136 (1945).[48] Felix Frankfurter al giudice capo Stone, 30 novembre 1944, Harlan Fiske Stone Papers.[49] Notes on Screws del giudice Frank Murphy et al. contro Stati Uniti, Frank Murphy Papers.[50] Viti et al. contro Stati Uniti, 325 US 91, 139 (1945).[51] Memorandum del giudice Jackson, 2 febbraio 1945, Jackson Papers, 6.[52] Harlan Fiske Stone a William O. Douglas, 25 novembre 1944, Harlan Fiske Stone Papers.
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