Topic > Uguaglianza in "Harrison Bergeron" di Kurt Vonnegut

La società creata da Vonnegut porta l'uguaglianza a un livello che la maggior parte di noi non riesce a comprendere. "L'anno era il 2081, e tutti erano finalmente uguali. Non erano solo uguali davanti a Dio e alla legge. Erano uguali in ogni modo. Nessuno era più intelligente di chiunque altro. Nessuno era più bello di chiunque altro. Nessuno era più forte o più veloce di chiunque altro." L’uguaglianza è una grande cosa che il mondo dovrebbe abbracciare; la completa uguaglianza però è un altro problema. In un mondo di assoluta uguaglianza, ogni essere umano non sarebbe considerato né più né meno della persona che gli sta accanto. Vonnegut sottolinea la questione di come l'uguaglianza possa essere portata all'estremo nonostante gli handicap. Gli handicap sono brutali e sembrano quasi primitivi o medievali. Sacchetti pieni di palline di piombo che vengono attaccate al collo di George, o le maschere che le ballerine sono costrette a indossare. L'obiettivo è provare a manipolare la popolazione in modo tale che gli esseri umani generino bambini che siano tutti nella media relativistica e il