“Pensare al proprio pensiero” è il modo in cui viene definita la metacognizione. (Darling, 2003, p.158) Quando gli educatori sono in grado di riflettere sul proprio lavoro, diventano insegnanti migliori per i loro studenti. I bravi educatori sanno che “ci sono due aspetti della metacognizione: riflessione – pensare a ciò che sappiamo e 2) autoregolamentazione – gestire il modo in cui procediamo all’apprendimento”. (Darling, 2003, p. 157) Pertanto, un buon educatore può essere bravo solo quanto la propria metacognizione quando insegna agli altri. Un buon educatore sa che “dirigiamo il nostro apprendimento quando l'uso della metacognizione è la vita di tutti i giorni. Gli individui a cui mancano queste abilità sono solitamente principianti che devono ancora padroneggiarle a causa della mancanza di guida”. (Darling, 2003, p.157) Pertanto, gli studenti più giovani avranno bisogno di maggiori indicazioni sui modi appropriati per apprendere modi di riflettere sul proprio lavoro. Tuttavia, a volte agli studenti più grandi non è stata data una guida adeguata nelle capacità di metacognizione e avranno bisogno di apprendere nuove strategie di auto-riflessione. Credo davvero che “Gli insegnanti debbano creare l’equivalente in classe dello specchio sulla parete dello studio di danza o della videocassetta”. dello swing nel golf." (Darling, 2003, para 4) affinché gli studenti possano vedere in cosa stanno facendo bene e avere un'idea delle aree in cui necessitano di miglioramento. Non tutto ciò che insegna un educatore è in bianco e nero, ci sono molte aree grigie che impediscono a uno studente di comprendere i fondamenti di una lezione. Man mano che i bambini imparano attraverso i loro educatori, sono capaci di “imparare in contesti specifici, meglio riescono a farlo”. iniziare a utilizzarli in tutti i domini. " (Darling, 2003, para 11) Ad esempio, un bambino che impara le lettere prima dicendole, poi vedendole e infine scrivendole può imparare in un modo che è vantaggioso...... mezzo carta.. ....devono concordare sul fatto che "è anche importante che gli insegnanti riflettano sul proprio insegnamento con i propri studenti e con gli altri insegnanti." (Darling 2003, p. 164) Il fatto è che un educatore non sa mai veramente quanto sta educando gli altri finché non è in grado di ottenere feedback dai suoi studenti e dai suoi colleghi insegnanti. Quando un educatore prevede che “le attività che incoraggiano un atteggiamento riflessivo e strategico verso l’apprendimento dovrebbero essere integrate nelle attività regolari di una classe” (Darling, 2003, p. 164), agli studenti viene insegnato fin dall’inizio come apprendere e criticare se stessi poi come il tempo passa c'è un processo più semplice nell'imparare da un educatore rispetto alla lotta per sapere cosa ci si aspetta dall'educatore in classe La metacognizione è valida tanto quanto chi pensa ai propri pensieri quanto lo è uno studente come l'educatore che ha insegnato loro.
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