Topic > La virtù nella Repubblica di Platone - 2096

Kaleb Stuart js2286 Filosofia sociale e politicaDomanda intermedia 1: Il ruolo della virtù nella Repubblica di Platone è quello di dare struttura allo Stato ideale. Questo perché si sostiene che l'uomo, lasciato alle proprie convinzioni ed esteriormente giusto, cederà alla tentazione di essere ingiusto quando gli avvantaggia e quando ha la certezza che non verrà catturato. Nel libro IV Platone, attraverso Socrate come personaggio, discute le virtù che compongono questo stato ideale, sono saggezza, coraggio, temperanza e giustizia. Saggezza, coraggio e temperanza sono correlati uno a uno alle tre classi che compongono lo Stato. La Saggezza è un attributo della classe Guardiano, il Coraggio è un attributo assegnato alla classe Guerriero e la Temperanza alla classe Artigiano. La struttura della classe ricorda un triangolo diviso in tre sezioni dove in alto appartengono il minor numero di membri dello stato ideale. Classe Guardiano. La seconda sezione ha più membri della parte superiore ma meno della base; questa classe appartiene ai Guerrieri. L'ultima classe comprende il maggior numero di membri ed è riservata agli Artigiani. Persone che, per loro natura, hanno la capacità di acquisire conoscenze e comprendere le conseguenze delle decisioni prese riguardo allo Stato. Con questa conoscenza, queste persone possiedono la virtù della saggezza. Platone nei panni di Socrate discute la differenza tra conoscenza e saggezza. Dice: “C'è la conoscenza del falegname; ma è questo il tipo di conoscenza che dà a una città il titolo di saggia e di buon consiglio? Poi dice: "Allora una città non deve essere definita saggia perché possiede una conoscenza che consiglia il meglio per gli strumenti di legno". La classe dei guerrieri comprende membri che, indipendentemente dalle circostanze, il loro coraggio non può vacillare. Socrate, nel... centro della carta... la regola di n è che le persone devono obbedire e non ribellarsi. È interessante notare che Hobbes attribuisce l'autorità del Leviatano come conferita dal popolo, tuttavia afferma che il popolo non ha il diritto di rovesciare un sovrano che non sostiene più le leggi della natura delineate dallo stesso Hobbes. Anche se l’uomo per lo stato di natura è violento, meschino ed egoista, perché le persone dovrebbero essere obbligate verso un sovrano che non serve più al suo scopo diretto di adempiere al contratto sociale? Locke sarebbe completamente in disaccordo con Hobbes sul diritto di un sovrano a energia. Locke dice: "C'è un altro modo per cui un tale governo può essere sciolto, e cioè: quando colui che ha il supremo potere esecutivo trascura e abbandona tale compito, in modo che le leggi già fatte non possano più essere messe in esecuzione; questo significa ridurre in modo dimostrativo tutto all’anarchia e sciogliere così di fatto il governo."