Topic > Tess dei D'Urberville di Thomas Hardy - 1497

L'infinita dissonanza tra umanità e naturaI progressi scientifici e tecnologici dell'inizio del XX secolo sono entrati nella vita quotidiana delle persone con l'intenzione di portare l'intera umanità in un mondo più luminoso, più epoca moderna. Tuttavia, il lato più oscuro di un risultato così immenso è stata la crescente invasione del mondo naturale precedentemente incontaminato. Molte grandi menti si stancarono di tali progressi e trasmisero la loro apprensione attraverso la letteratura popolare dell'epoca. Il romanzo fondamentale Tess of the D'Urbervilles di Thomas Hardy esplora l'impatto che gli industriali con accesso alla tecnologia hanno avuto sulle campagne pastorali e sulle classi inferiori. Conan Doyle approfondisce questo messaggio nel suo romanzo Il mastino dei Baskerville, esaminando come l'élite istruita iniziò a usare la scienza a proprio vantaggio, minacciando la natura nel processo. Sebbene ogni romanzo metta in guardia contro l'abuso delle tecnologie disponibili, gli autori differiscono nel modo in cui credono che la natura alla fine risponderà e hanno suscitato un dibattito che è durato fino al 21° secolo. Sia Tess dei D'Urberville che Il Mastino dei Baskerville hanno un punto di vista critico approccio all’uso da parte dell’umanità della tecnologia moderna in modi che impongono o danneggiano il mondo naturale. Il tema è esplorato in diversi casi in Tess dei D'Urberville, con il primo chiaro esempio che è un carro postale modernizzato che uccide il cavallo di Durbyville, Prince. Il nuovo mezzo di trasporto sfrecciava lungo la strada “come una freccia” e si insinuava nel “veicolo lento e non illuminato” del Durbeyville. L'asta appuntita del carro era entrata come una spada nel petto dell'infelice principe, e dalla ferita sgorgava a ruscello il sangue della sua vita. [...] Tess si è schizzata dal viso alla gonna con il cremisi...... al centro della carta...... usandolo contro le classi inferiori e il mondo naturale. Sia Tess dei D'Urberville che Il Mastino dei Baskerville esplorano questa idea e adottano un approccio critico all'uso della tecnologia da parte dell'umanità in modi mal intenzionati. Mentre Hardy descrive la natura come un’entità passiva che può essere danneggiata in modo permanente, Doyle la ritrae come una forza primitiva capace di ritorsioni. Questo dialogo continua nel 21° secolo poiché la scoperta scientifica ha solo subito un'accelerazione, mettendo a dura prova l'ambiente e le persone che lo abitano. Opere citate Doyle, Sir Arthur Conan. Sherlock Holmes: Il mastino dei Baskerville. New York: Penguin Books Ltd., 2001. Stampa.Gatiss, Mark, Steven Moffat e Paul McGuigan. "Sherlock." I segugi di Baskerville. 13 maggio 2012. Televisione.Hardy, Thomas. Tess di D'Urbervilles: una donna pura. Londra: MacMillan & Co. Ltd., 1953. Stampa.